Dicesi coreano, persona dalla limitata vita sociale che passa il suo tempo a giocare ai mmorpg.
Non è una definizione razzista poiche la maggior parte dei coreani ammette che preferisce giocare ai mmorpg per socializzare piuttosto che andare nei locali ecc ecc.
E' un modello sociale completamente diverso dal nostro in cui la maggior parte delle persone può permettersi di partecipare ai giochi online senza essere additata come qualcosa di negativo come invece avviene qui in italia.
Fatto sta che il termine viene anche attribuito a persone sprovviste di occhi a mandorla e di abilità innate nel taekwondo, per il fatto che abbiano ritmi di gioco estenuanti.
Caratteristiche tipiche del soggetto in questione oltre all'asocialità già citata sono:
1)Delirio di onnipotenza
2)Personaggio esageratamente forte visto il tempo dedicato.
3)Mani unte di marmellata/nutella visto che il soggetto tendenzialmente si assesta su un età relativamente bassa. Si hanno in ogni caso esempi di questo fenomeno in qualsiasi fascia di età.
4)Obesità o eccessiva magrezza. Dipende dalla distanza tra il computer e il frigo
5) Salute precaria
Questo fenomeno ha cause antropologiche molto profonde oltre all'induzione creata dai mmorpg prodotti appunto in korea(ma anche nel resto dell'asia) che hanno bisogno di grandissime dosi di tempo per essere giocati, come appunto vuole l'utenza di quelle zone.
Qui da noi il grinder estremo non è semplicemente una persona dipendente dai videogiochi ma in my opinion, è una persona che non ha avuto grosse conferme sociali e in generale è deluso dalla realtà. Al contrario di quelli che scappano rifugiandosi in anfratti della loro mente più o meno contorti(emo) o si infilano in hobby più o meno alienanti, i coreani cercano la superiorità in gioco per poter controbilanciare gli insuccessi nella vita reale. Per un adolescente ciò può capitare più spesso viste le difficoltà di quell'età ma in casi di età più avanzata può avere ripercussioni più gravi.
Con ciò non voglio affermare che chiunque giochi tantissime ore sia per forza uno squilibrato mentale. C'è chi lo fa per scelta oppure perchè non ha di meglio da fare. Il problema sorge quando l'hobby diventa compulsivo.
Io non voglio ne condannare, ne trovare soluzioni. Siccome un blog è fatto per esprimersi e informare, io semplicemente dico la mia su un tema che sfugge alla classificazione(malattia, fenomeno sociale, ecc ecc) e alle mie possibilità di giudizio.
Io di casi del genere ne ho visti molti e in certi casi sono diventato molto amico di alcuni "coreani"
e ho condiviso con loro ore e ore di gioco. Nonostante questo era costante la percezione del loro disagio esistenziale che minava quello che dovrebbe essere l'obbiettivo del gioco ovvero il divertimento
01 novembre 2007
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1 commento:
un po come tutti penso, lo siamo stati in certi periodi, no? xD
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