17 giugno 2008

Sul perchè il grind/farm sia eticamente sbagliato

Penso tutti voi conosciate il significato di questo termine e penso che altrettanto bene cosa implichi in termini di gameplay. Da molto tempo ragiono su questa questione e finalmente mi sono deciso a mettere per iscritto i miei pensieri. Premetto che le discussioni a questo proposito hanno portato a flame di immane grandezza in numerosi forum, vedendomi uscire a volte vincitore, a volte battuto da "i gusti son gusti". Rimuginando su " i gusti son gusti" sono arrivato ad una conclusione che probabilmente genererà altro flame ma tant'è... tenterò di spiegarmi in modo conciso ma articolato, quindi mettetevi comodi per questo macigno di logica ed etica applicata al mondo dei mmorpg.

Partiamo dai presupposti. C'è chi innatamente ha repulsione per le attività ripetitive(come me) e chi le sopporta convinto che otterrà qualcosa da ciò. Ben sapendolo, gli sviluppatori di mmorpg, ispirati da un certo diablo 2, hanno deciso in tempi immemori di introdurre il "grinding/farming" nel genere dei giochi di ruolo in mondi persistenti. Questo era un grosso vantaggio per loro poichè una cosa facile da implementare come 3-4 mostri da killare a ripetizione, allungava l'esperienza di gioco di centinaia di ore. Passano gli anni, il grind viene mascherato, condito e variegato ma rimane alla base del 95% dei mmorpg commerciali. Chiaramente un mmorpg che vale almeno la pena di giocare è quello che fa corrispondere al grind/farm un'ampiezza di contenuti tale da giustificare lo sforzo. Al momento io non ne conosco nemmeno uno che, pur presentando diciamo almeno 50 ore per livellare, vi faccia corrispondere un ampiezza di contenuti tale da essere giocato. Tant'è che i miei giochi preferiti hanno tutti tempi di crescita molto inferiori alle 50 ore. Ciò di cui voglio discorrere in questo testo è il fatto che non sia valida la presenza di contenuti discreti o buoni come giustificazione alla spesa di centinaia di ore della propria vita a fare un'attività che non ci piace.
Innanzitutto valutiamo le parti in gioco. I contenuti e il farming. I mmorpg sono talmente vari che contestare i singoli contenuti non mi pare il caso e qui in ogni caso è sempre questione di gusti. Ciò su cui mi concentrerò è appunto il farming, in tutte le sue sfaccettature ed evoluzioni.
Perchè allora non si dovrebbe farmare?

Il motivo è semplice. Farmare è, a mio avviso un'attività degradante per l'essere umano. Il primo motivo è sicuramente il fatto di sottomettersi alla volontà degli sviluppatori. In un gioco single player accetteresti di annoiarvi 50 ore per vedervi comparire finalmente il menu principale? Non penso. Questa comunque è una motivazione debole. Un secondo motivo è sicuramente il fatto che voi spendete ore del vostro prezioso tempo reale, che si suppone in questo caso dedicato all'intrattenimento, facendo un'attività che non vi diverte. Ma aspettate...Questo si chiama lavoro...Il lavoro, a ben vedere, non è altro che un'attività tendenzialmente ripetitiva volta a farvi guadagnare per ottenere poi i mezzi per sopravvivere e nel caso, di divertirvi. Purtroppo però la differenza che passa tra il farming e il lavoro c'è ed è tutta a favore del lavoro. Il lavoro vi serve per campare, il farming no. Il lavoro può darvi soddisfazioni in sè e per sè, il farming può ma sono soddisfazioni molto più effimere e sopratutto condizionate dalla struttura del gioco. Una promozione sul lavoro o un contratto concluso con una grande azienda sono soddisfazioni di tutt'altro calibro rispetto all'aver droppato un bel pezzo di armatura o aver raggiunto il tanto agognato livello 562. Con questo non voglio dire che le soddisfazioni legate al gioco siano meno importanti di quelle legate alla realtà. Io dico che le soddisfazioni "preconfezionate" ad arte dagli sviluppatori, per farvi provare in modo "programmato" quella sensazione, sono pericolose. Molto pericolose. Perchè tutti voi, se mai vi siete sottoposti ad un lunga sessione di farming, avete provato soddisfazione a raggiungere il tanto agognato obbiettivo. E' pericoloso poichè si rischia di venire avviluppati da questo vortice e non rendersi conto di quel che si sta facendo. Ma state tranquilli che una volta usciti e realizzato per cosa stavate provando soddisfazione e ci starete male. Nel migliore dei casi non avrete un cervello in grado di rendersi conto e non leggerete mai questo articolo, continuando a vivere come prima. Oh cazzo, troppo tardi... Spero che a questo punto almeno una piccola scintilla vi si sia accesa. Ma continuiamo. Si parlava di soddisfazioni effimere ed è proprio questo il punto su cui fanno leva gli sviluppatori. Creare sempre più necessità fittizie(il lvl max, il mega equip, la mega runa, il mega tutto) e rendervi sempre più desiderosi di averle, con metodi sempre più articolati e studiati. Più volete essere meglio degli altri, più farmerete, più tempo passerete nei loro giochi, più soldi spenderete in item shop e abbonamenti. Chiunque abbia letto gli scritti di Marcuse o di altri autori che parlano del Consumismo, probabilmente si sarà già accorto da tempo di tutto ciò.
Se ancora non siete convinti, aggiungerò un'altra motivazione, che nel tempo diventa sempre più debole ma è sempre un'alternativa valida. Questa alternativa è la possibilità di scegliere. Perchè giocare lineage per il pvp territoriale quando c'è Shadowbane? Il mercato di oggi però tende sempre di più ad eliminare i prodotti di qualità, costringendovi a scegliere prodotti grindosi, lenti, pesanti se volete trovare una grafica decente e un supporto molto attivo. Questo è frutto di due fattori. Innanzitutto il fatto che quando non ci saranno più mmorpg in cui non conta il tempo che passi a farmare, potranno permettersi di aumentare a dismisura le tempistiche, ma per fortuna è uno scenario poco credibile. In ogni caso il grinding come ho già detto riduce i tempi di sviluppo, non necessità di nuove idee e sopratutto ti garantisce introiti se abbinato ad una grafica anche solo discreta, mentre ad esempio titoli come FoM o un nuovo EvE avrebbero di certo più rischi. Inoltre un gioco troppo impegnativo taglierebbe via buona parte dell'utenza casual che è quella su cui i mmorpg di maggior successo fanno i maggiori guadagni.
Un'altro punto su cui fanno leva gli sviluppatori è la creazione di gruppi e gilde che fomentano tutto questo meccanismo. In gilda vedi persone più forti, vuoi essere come loro e farmi di più. Inoltre ti tengono compagnia mentre farmi così ne senti meno il peso. Inoltre ti insegnano dei trucchetti per velocizzare il tutto, facendoti credere che sei più furbo di tutti perchè invece di livellare in 500 ore, ce ne metti 499 e facendoti piacere ancora di più il gioco. Inoltre quando un giocatore fa conoscenze sul gioco che frequenta, tende a prolungare la sua permanenza su un gioco che magari non gli piace più, piuttosto che buttarsi in un gioco nuovo in cui non conosce nessuno. Il problema è che sono pochi i casi delle persone veramente furbe che hanno la buona idea di far lasciare un gioco ad un'intera gilda e portarsela su un gioco di qualità maggiore.
Per concludere, voglio mettere le mani avanti e dirvi che con questo discorso non voglio dire Farm/grind= merda a priori. A parità di ripetitività, Eq2 e lotro saranno sempre superiori a WoW e Metin2, così come il nuovo venuto AoC, nonostante i tempi di livellaggio parecchio lunghi(o supposti tali) è sicuramente superiori di numerosi suoi compari(se leggete questa frase dopo più di 2 mesi dall'uscita di aoc e vengo smentito, ignoratela).
Con questo io non voglio convincervi che farmare sia sbagliato, ma voglio che perlomeno la vostra scelta sia consapevole. Inoltre se la pensate come me, questo articolo potrà esservi utile per controbattere a tutti quelli che dicono "i gusti son gusti" poichè vi è sempre il legittimo sospetto che queste persone abbiano un metro di giudizio falsato dall'inganno/suggestione/rimbambimento indotto dai titoli giocati. Io inoltre ritengo giusto forzare i giocatori a lasciare i giochi ripetitivi, scialbi e sopratutto quelli in cui è palese la volontà di abbindolare gli utenti più che la volontà di fornire vero divertimento e veri contenuti. Quindi la prossima volta che vedete un vostro amico vantarsi di aver farmato 12 ore di fila per ottenere il paraorecchie incantato dell'immortalità +32, correte ai ripari in fretta poichè dubito fortemente che la sua scelta sia consapevole. Se nonostante le argomentazioni qui riportate, dopo esser state capite, vi portano comunque a scegliere di continuare consapevolmente il vostro clone grind based di un qualche gioco precedente, beh a quel punto un sincero cazzi vostri... Io più di questo dubito di poter fare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei stato a pensare e ripensare al "I gusti son gusti", però alla fine tutto il tuo ragionamento si basa su questo. C'è a chi piace il PvP e a chi semplicemente fa schifo. Perché uno dovrebbe spendere tempo in un'attività che gli fa schifo (come dici giustamente anche tu)? C'è chi pensa che il PvP sia troppo difficile, troppo impegnativo, troppo ragionato, troppo frustante o altro, e preferisce uccidere 3-4 mostri in continuazione, traendone un certo grado di soddisfazione.
Per quanto riguarda il "sottomettersi" agli sviluppatori, beh, questo è proprio normale: ogni gioco ha delle regole stabilite dagli sviluppatori... Ogni gioco, anche quello che ritieni più libero per il giocatore. E' così e basta. Un gioco, per potersi definire tale, deve avere delle regole interne. Se gli sviluppatori hanno deciso che farmare sia normale in un gioco, se vuoi giocarci devi farmare. Se hanno deciso che un gioco sia basato sul PvP, se vuoi giocarci devi fare PvP. Sarebbe come voler giocare a un FPS ma fare obiezione di coscienza e decidere di non uccidere nessuno...

Le tue idee non sono sbagliate, ma dovresti cercare di capire i gusti degli altri... Cerchi argomenti per controbattere chi dice "i gusti son gusti", ma non credo che tu ne abbia trovati, proprio perché il gioco si basa sul gusto personale. E' per questo che non giochiamo tutti un unico titolo, che alcuni preferiscono giochi offline, che altri giocano solo sparatutto, ecc.

Chobeat ha detto...

l'alternativa al farming non è il pvp. ci può essere pve(per chi vuole la pappa pronta), crafting, economia, politica...
io non capisco come uno possa divertirsi a uccidere migliaia di volte lo stesso mostro o fare migliaia di volte un azione che non richiede difficoltà.
ma a parte questo, quando io parlo di non sottomettersi, non intendo questo. chi vuole farmare, che farmi pure se lo diverte farmare. quello su cui sono contro è chi farma per poi avere pvp, per poi avere pve, per poi avere i contenuti del gioco veri e propri. è questo ad essere sbagliato. se tu vuoi fare pvp, perchè devi sorbirti milioni di mostri da uccidere? Il mio post vuole andare principalmente contro questo, nonostante io non riesca comunque a capire che gusto ci trovi la gente nel farm fine a se stesso(su giochi come metin2, flyff, requiem o rohan che al momento non presentano un vero e proprio end game degno di nota)...

Anonimo ha detto...

il contenuto farmoso per arrivare a prendere pezzi potenti con cui fare pvp, ci vuole. chi dedica più tempo alla cooperazione per arrivare ai contenuti massicci è giusto che venga premiato più di chi gioca 2ore a settimana, tipo GW.
in GW il primo nubbo che compra il gioco può farsi gia subito un pg al livello massimo con quasi tutte le skill subito disponibili ed equip di notevole importanza. quindi chi gioca da 2 giorni può killare uno che gioca da 2 anni solo perchè 'tutti i pg sono sullo stesso piano'.. sembra giusta questa cosa? a me per niente.
chi dedica più tempo alla lunga è giusto che abbia armi più potenti, passando anche per farm in alcune delle sue forme (pve, pvp, materiali per craft, ecc). mi scazza parecchio essere killato da uno che gioca da 2 giorni solo perchè il gioco è strutturato cosi. voglio vedere il mio pg crescere esteticamente e 'spiritualmente'. questo mi da soddisfazione, e se devo farmare per farlo, ben venga.

Myanx ha detto...

Io sono prefettamente d'accordo con Chobeat (Parolacce a parte ^_^).Magari riapro una discussione ormai chiusa, magari non se ne accorgerà nessuno, ma per un disgraziato come me che, cercando un'alternativa alla noia mortale che c'è nel mercato degli MMORPG odierno, voglio dare un sostegno alla tesi di Chobeat. E da un pò che scarico milioni di MMORPG in giro per la rete. Ne ho provati di tutti i tipi e all'inizio mi divertivopure, ma dopo un mese al massimo regnava la noia assoluta ed ero costretto a cambiare gioco. Ho trovato parziale salvezza negli FPS ma alla lunga bisogna cambiare(sempre per il discorso della ripetitività già espresso prima. L'unico MMORPG che mi ha fatto rimanere incollato per 2 mesi e passa è stato un gioco stupidissimo e scialbo (Secret of The Solstice), sapete per quale motivo?Per gli amici.Il grind era vissuto in maniera non ossessiva e a volte mi connettevo solo per chattare.Certo alla lunga stanca e non si risolve il problema, ma con questo esempio volevo dirvi che, oltre a un gioco "not grind based", pieno di altri contenuti alternativi ed accativanti la cosa più importante è la community e le persone: la socializzazione.Non diventiamo tante piccole isole!Alcuni giochi sono lande desolate di persone che non fanno altro che grindare/farmare senza rivolgerti nemmeno una parola.E' abberrante anche per la nostra salute psicologica.

P.s:Se qualcuno potesse indicarmi un MMORPG F2P con queste caratteristiche mi farebbe un grosso favore dato che Mabinogi, che tanto mi aveva fatto- e mi fa ancora- sperare, ci mette un millennio per uscire in Europa!!!!